Il problema principale nel creare una smart home senza avvalersi di sistemi filari obsoleti al giorno d’oggi sta nel dover scegliere a quale protocollo affidarsi, spesso l’uno non è compatibile con l’altro, un dispositivo compatibile con Alexa ad esempio potrebbe non essere compatibile con HomeKit di Apple.
Da qui nasce “Project CHIP”, un progetto comune nato dalle tre più importanti case al mondo.
Un protocollo dunque, universale che verrà certificato alla fine dell’anno.
La storia nasce alla fine del 2019, quando Apple, Amazon, Google e Zigbee Alliance (quest’ultima sviluppatrice dell’omonimo protocollo che permette uno scambio dati a bassissimo consumo). Le società annunciarono l’intenzione di sviluppare un protocollo che mettesse d’accordo tutti, basandosi sui protocolli già esistenti per svilupparne uno universale.
Il progetto mira a rendere più facile lo sviluppo di dispositivi connessi, e renderli compatibili con una più grande varietà di sistemi. Lo standard si baserà su Wi-Fi, Bluetooth LE (low energy) e Thread per la configurazione del dispositivo.
Com’è emerso negli ultimi giorni, le aziende potrebbero ottenere la certificazione già dalla fine del 2021.
Lo standard sarà disponibile per una moltitudine di dispositivi connessi, tra cui luci, serrature, fotocamere, termostati, tende, TV.
Dovrebbe essere in alcuni casi retrocompatibile, così da portare Project CHIP anche sui vecchi dispositivi.